![C’è chi usa i Google Docs per il dating online
| Wired Italia C’è chi usa i Google Docs per il dating online
| Wired Italia](https://i0.wp.com/media-assets.wired.it/photos/64cb54e348f67e51ca888780/16:9/w_1280,c_limit/date%20me%20docs%20dating%20documenti%20google.jpg?w=1200&resize=1200,0&ssl=1)
Chi utilizza in modo serio e con grande ottimismo le app di dating online trova spesso limitativo lo spazio dedicato al racconto di sé e di chi si sta cercando. Per questo motivo si sta sviluppando un nuovo singolare fenomeno, soprannominato non a caso Docs-to-Date che sfrutta appunto i servizi come Google Docs per condividere un documento pubblico in sola lettura che è una lunga e ricca descrizione di sé e del potenziale match, per un appuntamento e per costruire una relazione.
Ci sono sempre più single che preparano veri e propri saggi di auto-presentazione per una dettagliata rappresentazione di sé e delle proprie preferenze. L’ingegnera informatica Connie Li, intervistata dal New York Times, per esempio, ha compilato il proprio documento con cura e lo ha pubblicato in sola lettura su Google Docs, postando poi il link sui propri canali social. Il collega Chris Olah interpellato da Wired Usa, si è spinto oltre con un documento organizzato in ben quattro capitoli e quindici sottocategorie per non lasciare proprio nulla in sospeso (già dal titolo piuttosto emblematico e dritto al punto: Maschio, Etero, 1,7 m, Monogamo, Vuole Bambini). Oltre a Google Docs, si utilizzano anche altri servizi come Dropbox oppure addirittura si creano minisiti con WordPress, tenendosi ben alla larga da Tinder e co. e preferendo condividere i link nelle bio su Facebook, Instagram e X.
“Adoro questo genere di cose: persone che si mettono in gioco, dicendo chiaramente e pubblicamente che vogliono un partner, e sanno chi sono e cosa stanno cercando”, ha commentato sul fenomeno la blogger Chana Messinger. Prenderà piede anche in Italia? Alcuni documenti sono ben formattati e impreziositi da citazioni, foto e altre chicche, mentre altri sono più minimalisti e sintetici, per il momento predomina la lingua inglese e la localizzazione nordamericana. Di sicuro non ci sarebbe da sorprendersi se alcuni dei documenti siano stati creati con l’aiuto (o direttamente al 100%) dell’intelligenza artificiale, che è già ampiamente sfruttata anche sulle app di dating originali.
Leggi tutto su www.wired.it
di Diego Barbera www.wired.it 2023-08-03 09:23:32 ,